mercoledì 30 giugno 2021
Recovery Fund e sistemi idrici: “Il diritto dell’acqua è una priorità anche in Italia”.
Al via la commissione di Intelligence giuridica
mercoledì 21 aprile 2021
GUERRA NORMATIVA
Guerra normativa, nuovo studio di Solange Manfredi pubblicato sul portale Società Italiana di Intelligence SOCINT Press. La ricerca tratta il tema del diritto utilizzato come strumento di potenza nella competizione internazionale e delinea le caratteristiche di una attività di intelligence giuridica.
Negli ultimi 30 anni si è sentito spesso parlare di guerra economica, meno di guerra normativa. E questo è strano perché, come sottolinea Katarina Pistor, “Non è la mano invisibile di Smith a regolare il mercato, ma una competizione feroce in cui vince chi riesce a dettare le regole del gioco, ossia la legge”. È, infatti, la legge crea ricchezza e disuguaglianza, che distribuisce il potere a tutti i soggetti, che determina cosa persone e aziende possono, o non possono, fare. Proprio per questo, anche nella guerra economica, la vera guerra si gioca a monte, ed è la guerra normativa.
La legge è un’arma, e l’ab-uso del diritto, per conquistare e consolidare il proprio dominio, è una strategia nota da secoli. Eppure, ci siamo fatti trovare impreparati.
Oggi il diritto, soprattutto in alcuni settori, è in mano al potere economico e finanziario perché in questo nuovo paesaggio giuridico aperto dalla globalizzazione non si è saputo anticipare le norme a monte, non si è saputo esercitare la necessaria influenza sul loro sviluppo o, al più, ci si è rifugiati nel comodo cantuccio dell’elaborazione di principi che, come già successo per i nostri principi costituzionali, si sono potuti lasciare lì, come non esistessero, dando la possibilità ad altri poteri di elaborare strumenti e accordi che li negavano alla radice, marginalizzando la politica e lasciando lo Stato solo a dover cercare di risolvere le problematiche, sempre più gravi, di instabilità interna
Il diritto della concorrenza è assolutamente da salutare con favore perché stimola innovazione e produttività, ma si deve vigilare perché attraverso gli strumenti del diritto non si creino situazioni che favoriscano comportamenti predatori, rendite ingiustificate o che, peggio ancora, premino i peggiori.
Ecco perché è importante creare apposite strutture di intelligence giuridica per la prevenzione dei rischi e la gestione delle crisi.
sabato 27 febbraio 2021
ATTACCO E CONQUISTA. La guerra normativa
Con il crollo del muro di Berlino ha inizio la Terza
guerra mondiale.
Una guerra combattuta più che tra Stati, tra “Prìncipi
moderni”: oligarchie private più ricche degli Stati, con propri strumenti
politici, comunicativi, legali e militari.
Una guerra in cui il conflitto più taciuto è il più
importante: la guerra normativa.
Perché la legge è
un’arma, e l’ab-uso del diritto, per conquistare e consolidare il proprio
dominio, è una strategia nota da secoli. Eppure, ci siamo fatti trovare
impreparati.
A seguito della
globalizzazione reggimenti di avvocati e lobbisti si sono dati battaglia,
attraverso un vero e proprio “arsenale legale”, seguendo strategie giuridiche a
breve, medio e lungo termine che, giocate come una partita a scacchi, non
vengono percepite se non quando il progetto è giunto a termine.
La conseguenza di tale
“offensiva di tipo giuridico” è che “Prìncipi moderni” hanno assunto il
controllo di settori strategici e si sono appropriati in maniera strutturale di
risorse vitali: tra queste la più importante è l'acqua.
Analizzare il percorso
compiuto per appropriarsi dell'acqua ci consente di comprendere che le modalità
attraverso le quali si sono affermate le gestioni delle Big Corporation non
sono le regole del mercato, ma l'uso strategico delle leggi.