Le sentenze della Corte costituzionale che tutelano i diritti fondamentali?
Una scocciatura da limitare per legge!
Negli ultimi anni le Corti italiane (Corte di Cassazione, Consiglio di
Stato e Corte costituzionale) hanno avuto, ed hanno, un bel da fare a cercare
di tutelare i diritti fondamentali dei cittadini (alla dignità, allo
studio, alla salute, al lavoro, all'ambiente) dal massacro operato dalle varie
leggi o decisioni dello Stato.
Eppure
lo Stato ha – o sarebbe meglio dire avrebbe - l’obbligo di assumere come
obiettivo primario della propria azione proprio la tutela di questi diritti,
perché i diritti fondamentali vengono prima di qualsiasi istituzione, potere
costituito e logica di profitto.
È il primato della persona sullo Stato
previsto dall'art. 2 della nostra Costituzione. Cosa significa questo? Che
tutte le volte che lo Stato, con delle sue leggi o decisioni, viola la tutela
dei diritti fondamentali dei cittadini sta compiendo una azione illegale. E,
viste le continue violazioni di tali diritti, l’attività delle varie Corti in
questi anni è stata frenetica (dichiarate incostituzionali norme Salva Italia,
Sblocca Italia, decreto Madia, ecc.).
L’ultima
pronuncia di incostituzionalità in ordine di tempo è stata la sentenza 275 del
16 dicembre 2016.