Acquista
La vicenda è
tristemente nota.
La mattina del 02 agosto 1980, presso la stazione ferroviaria
di Bologna, un ordigno a tempo contenuto in una valigia esplose provocando 85
morti ed oltre 200 feriti.
Le indagini
sull’accaduto si presentarono subito difficili, anche a causa dei numerosi
depistaggi messi in atto da diversi soggetti.
A seguito di un
lungo e travagliato iter processuale vennero condannanti all’ergastolo, quali
esecutori materiali del reato, alcuni neofascisti appartenenti ai NAR, tra cui
Giuseppe Valerio Fioravanti e Francesca Mambro.
Per i depistaggi
delle indagini vennero condannati: l’estremista di destra Massimo Carminati, il
Maestro Venerabile della Loggia massonica P2 Licio Gelli, l’agente del Sismi
Francesco Pazienza e gli ufficiali del servizio segreto Pietro Musumeci,
Giuseppe Belmonte e Ivano Bongiovanni.
Ma perché uomini
dei servizi segreti si erano attivati per depistare le indagini sulla strage?
Chi dovevano proteggere? Cosa dovevano nascondere e perché?
La requisitoria
che qui proponiamo si presenta particolarmente interessante perché
ricostruisce, attraverso gli atti processuali e le conoscenze desunte da altre
fonti giudiziarie e parlamentari, uno dei periodi più bui della storia del
nostro paese, quello che va dal 1960 al 1980.
I pubblici
ministeri, infatti, ritennero non fosse possibile spiegare il perché di quella
la strage senza prima ripercorrere la storia che aveva caratterizzato il nostro
paese nei decenni precedenti. La storia occulta naturalmente, ovvero la storia
degli gli accordi assolutamente segreti, e spesso assolutamente
incostituzionali ed illegittimi, intervenuti tra i nostri servizi segreti e
quelli di paesi stranieri finalizzati ad operare una vera e propria ingerenza
nella vita politica, economica e sociale del nostro paese. Ingerenza che, come
vedremo, avveniva anche attraverso il controllo e la strumentalizzazione di
movimenti estremisti che venivano all’uopo finanziati, addestrati ed armati.
Nella requisitoria i magistrati Mancuso e Dardani,
infatti, scrivono parole chiare a questo proposito:
Tutto quanto sopra si è premesso
allo scopo di dimostrare come abbia prosperato in Italia, all’interno delle
nostre Istituzioni, in collegamento con formazioni neofasciste, un gruppo di
potere, in grado di condizionare lo sviluppo della nostra democrazia, di
limitare la nostra stessa sovranità popolare, con strutture e luoghi di
decisioni politiche ed economiche occulti e paralleli a quelli
costituzionalmente previsti, che andavano così a sostituirsi a delicatissimi
apparati statali…Il che chiarisce che vi fu una partecipazione “corale” degli
ambienti militari alle trame golpiste di quegli anni all’interno di una
copertura politico militare, di elevato livello istituzionale….È questo
inestricabile reticolo di spie, di eversori, di neofascisti, di banditi, di
piduisti e di massoni alla base di tante tragedie della nostra storia recente,
di cospirazioni antidemocratiche, di corruzioni e di ricatti ai danni di
numerosi esponenti politici e militari…Né mai, in nessun momento del loro
comune percorso di cospirazione e di attentati, ON ed AN hanno agito da soli:
la costante del loro operare è rappresentato dal loro collegamento con apparati
dello Stato, che ne consentono i movimenti poiché per anni tali organismi
eversivi hanno costituito la loro manovalanza, la loro massa di manovra per le
azioni più abbiette, che non potevano direttamente realizzare, e che si
inserivano nei loro disegni antidemocratici di manipolazione degli equilibri
politici.
Enorme è il materiale che
conferma i legami illeciti che hanno unito AN od ON, per diversi anni, a corpi
separati dello Stato. È sufficiente qui ricordare tutta la vicenda della
deviazione della pista avanguardista nella strage di Piazza Fontana, la
composizione (militari e neofascisti) del Fronte Nazionale, della Rosa dei Venti,
del MAR, etc.; le coperture ricevute da VINCIGUERRA in occasione della strage
di Peteano, le fughe dei BENARDELLI, dei CAUCHI, dei FREDA, dei POZZAN, del
VENTURA, dei GIANNETTINI, dei TUTI, le latitanze dei DELLE CHIAIE, dei GELLI,
tutte contrassegnate da presenze favoreggiatrici dei Servizi di sicurezza o di
altri apparati statali deviati.
I pubblici ministeri, nel 1986, ricostruirono
quel periodo con i documenti in loro possesso. Numerosi, precisi ed importanti,
certo, ma oggi, grazie alla declassificazione di atti operata in Italia[i] e all’estero dal 1990 in poi,[ii] si possono aggiungere, a quella
ricostruzione, ulteriori documenti utili alla comprensione di quanto successo e
perché.
Documenti che in questo volume, in premessa alla requisitoria, proponiamo.
Indice
La collana. Presentazione
INDICE
Nota della curatrice
La propaganda
Messaggio credibile
Stereotipi brillanti
Testimonianza
Linguaggio
Insinuazione
Ripetizione
Operazioni Psicologiche
Personale straniero di rinforzo
La storia occulta della Repubblica italiana.
REQUISITORIA DEL PUBBLICO MINISTERO
Introduzione
CAPITOLO PRIMO
Il Sifar - Il Piano Solo - Le deviazioni
del giugno-luglio 1964
1) Premessa
2) Le deviazioni del SIFAR
3) Le nomine alle alte cariche e la costituzione di
un “gruppo di potere” nel SIFAR
4) La brigata meccanizzata
5) Il piano SOLO, le “LISTE”, le circolari VICARI
6) Le conclusioni
CAPITOLO SECONDO
1) Premessa
2) L’Istituto Pollio - il SID - La Guerra Rivoluzionaria
3) I “Nuclei di Difesa dello Stato” e “Le mani rosse
sulle Forze Armate”
4) La strategia della tensione
5) Franco FREDA o la disintegrazione del sistema
6) La lotta politica di Avanguardia Nazionale -
Attacco al sistema
7) Il documento “Formazione Elementare”
8) Come incidere sulla politica nazionale
9) I “Fogli d’Ordini” di Ordine Nuovo
10) La funzione della repressione
11) Costruiamo l’Azione
12) La strategia del terrore - il 2 agosto 1980 si avvicina
13) Mario TUTI e i suoi “metodi di lotta”
14) Il documento di Nuoro
15) La guerra civile
16) Il movimento Forze Armate
CAPITOLO TERZO
Acquisizioni processuali in
riferimento a stragi e ad altri episodi eversivi con autori rimasti tuttora
ignoti. Il ruolo di copertura esercitato dai Servizi segreti in tali vicende.
a) La strage di Piazza Fontana
b) Le bombe di Trento
c) Il caso BIONDARO
d) L’arsenale di Camerino
e) La riunione di Cattolica e la ricostruzione
di Ordine Nuovo sotto
l’ala protettiva dei Servizi segreti
CAPITOLO QUARTO
Stragi procedenti al 2 agosto 1980,
sicuramente ascrivibili alla destra; loro significato e programmi nei quali
erano inseriti; rivendicazioni, depistaggi e coperture
a) Strage di Peteano
b) II gruppo La Fenice e l’attentato al treno
Genova-Ventimiglia
c) Le bombe di Milano e l’assassinio dell’Agente MARINO
d) Strage di via Fatebenefratelli
CAPITOLO QUINTO
Acquisizioni processuali in
riferimento a stragi e ad altri episodi eversivi con autori rimasti tuttora
ignoti. II ruolo di copertura esercitato dai Servizi segreti in tali vicende.
a) Golpe BORGHESE
1) Il processo
2) Il contrordine
b) La Rosa dei Venti
c) Il golpe “bianco” di Edgardo SOGNO e di Luigi CAVALLO
d) Il M.A.R. FUMAGALLI e gli attentati del 1974; Brescia, Silvi Marina, Toscana, Italicus: rivendicazioni, depistaggi, coperture, strategie eversive
e) In particolare: La strage dell’Italicus - La presenza di GELLI e
della P2 - Le coperture
CAPITOLO SESTO
Il sistema di potere della P2: origini e
sviluppo
1) GELLI e gli apparati Militari
2) GELLI e i Servizi Segreti
3) GELLI, i politici, i partiti
a) Gli elenchi
4) La successione GELLI-PAZIENZA
5) La sopravvivenza del sistema di potere P2
6) I rapporti GELLI-P2 ed eversione di destra negli anni 1975/1980
7) GELLI -PAZIENZA -crimine organizzato - vecchia e nuova destra eversiva tra il 1979 e il 1981
a) Premessa
b) Semerari, Gelli, Magliana
c) Gelli, Signorelli, Fioravanti, Fachini
d) Gelli - A.N.
e) Magliana, N.A.R., Pazienza, Carboni, Gelli
f) GES-DATA: in particolare, il
rapporto dei carabinieri del gruppo di Savona
g) GELLI-PAZIENZA-SISMI. La
archiviazione delle inchieste disciplinari contro SANTOVITO,
MUSUMECI.
CAPITOLO SETTIMO
a) La banda armata
b) Le singole posizioni degli imputati.
SIGNORELLI Paolo:
FACHINI Massimiliano
RINANI Roberto;
FIORAVANTI Valerio - MAMBRO Francesca:
PICCIAFUOCO Sergio:
CAVALLINI Gilberto:
MELIOLI Giovanni:
RAHO Roberto:
IANNILLI Marcello:
GIULIANI Egidio:
c) Gli attentati richiamati nel capo di imputazione attorno ai quali ruota la medesima organizzazione armata
Attentato a Palazzo Marino il 29.7.1980:
Attentato alla libreria FELTRINELLI di Padova del 25.7.1980:
Attentato contro l’On. Tina ANSELMI dell’8.3.1980:
Progetto di assassinare il Dr. STIZ subito dopo l’agosto del
1980
Omicidio Dr. Mario AMATO del 23.6.1980
CAPITOLO OTTAVO
Associazione sovversiva
a) Le vicende relative ad
Avanguardia Nazionale e Ordine Nuovo, le loro cospirazioni contro gli equilibri
democratici, le loro alleanze con apparati dello Stato (Servizi segreti e P2) e
con il crimine organizzato, alla vigilia del 2 agosto 1980
b) In particolare - Avanguardia nazionale: le singole fonti di accusa
a) SPIAZZI Amos:
b) IZZO Angelo;
c) Testimonianza NALDI Mario Guido
d) Testimonianza STROPPIANA Paolo-ANSALDI Mauro
d) Requisitoria dell’A.G. romana su “Avanguardia Nazionale”
e) Posizione Elio CIOLINI
e) La struttura occulta; vertice del SISMI e suoi alleati
CAPITOLO NONO
La strage del 2 agosto 1980
a) Elementi di prova acquisiti da più organi dello Stato già alla
vigilia del 2 agosto 1980
b) I ruoli ricoperti da MANGIAMELI e RINANI
c) Altra anticipazione della strage - Incontro a Bologna tra COGOLLI e
FACHINI alla vigilia del 2 agosto 1980: COGOLLI e NALDI abbandonano Bologna
poche ore prima della strage; le rivelazioni di NALDI all’agente SISMI
“CALIPATTI”
d) Primi riscontri probatori nelle carceri di Ferrara e di Rimini
e) Ancora sulle responsabilità del gruppo romano-veneto; RINANI-
FACHINI-SIGNORELLI
f) In particolare: la perizia esplosivistica
g) L’omicidio MANGIAMELI: il suo significato ed il suo collegamento con
la strage del 2 agosto 1980
h) Le responsabilità di Valerio FIORAVANTI e Francesca MAMBRO nella
strage del 2 agosto 1980 411
i) Le motivazioni della Strage del 2 agosto 1980:
CAPITOLO DECIMO
a) Le attività di copertura e di
deviazione delle indagini commesse dal SISMI-P2 in favore degli autori della
strage del 2/08/1980
b) La valigia sul treno Taranto-Milano:
c) Le conclusioni
RICHIESTE FINALI
P.Q.M.
INDICE NOMINATIVI ALFABETICO
Imputati
Note
[i] Il 28 dicembre
1990 il presidente del Consiglio Andreotti desegreta, con un anticipo di 30 anni, gran
parte della documentazione sugli “avvenimenti” del 1964 (tra cui il golpe Sogno).
[ii] Negli Stati
Uniti la legge che regola la declassificazione dei documenti, il Freedom of Information
Act (FOIA), è stata introdotta nel 1966. Nel 1995 il presidente Bill Clinton ha
emanato l’Executive Order 12958, secondo il quale - a meno che un documento non
appartenga a una delle categorie specificatamente elencate (piani militari
ancora validi riguardanti la sicurezza nazionale del Paese, informazioni
concernenti i ruoli ricoperti da singole persone all’interno dei servizi di
intelligence, segreti aziendali, commerciali, ecc.) - ogni ente governativo è tenuto
a declassificare automaticamente tutta la documentazione con più di 25 anni.
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