domenica 3 febbraio 2019

GLI STESSI ERRORI. IERI E OGGI




Ieri e oggi, le stesse manipolazioni e gli stessi inganni portati avanti dalla peggiore propaganda.

In questo video la dimostrazione di quanto sia facile prenderci in giro facendo leva sulle nostre debolezze. La dimostrazione di come si commettano sempre gli stessi errori e si cada sempre nelle stesse ciniche manipolazioni messe in atto dalla peggiore propaganda portata avanti da persone irresponsabili.





E il meccanismo messo in atto da questi irresponsabili è sempre lo stesso: «È sempre dal caos che essi traggono la propria legittimità di protettori del «Noi» e tutti fanno leva sulle stesse corde psico-affettive (paura-risentimenti-frustrazione)»[1].

Una volta individuato e/o creato il «nemico», questi folli chiamano alla violenza pubblica come legittima difesa nei confronti di coloro che sono designati come responsabili della crisi («Non abbiamo scelta – dice – siamo costretti a difenderci contro questa gente. È una questione di identità: ne va della nostra sopravvivenza»[2]) e sviluppano nei loro confronti un linguaggio e degli atteggiamenti che mirano a svalutarli come esseri umani: «...Quando un leader mosso da tali intenzioni accede alle più alte responsabilità dello Stato una tappa cruciale è superata, si ha legittimazione politica di quello che non era altro che un discorso di protesta (recuperando le paure e le frustrazioni sociali) e che diventa ormai strategia di governo. Giunti al potere sono convinti di avere una vocazione. Si attribuiscono un aspetto di profeti obbligati a compiere ciò che hanno annunciato»[3] e, per la popolazione, inizia la “discesa verso l’inferno.




[1] J.Semelin, Purificare e distruggere. Usi politici dei massacri e dei genocidi. Einaudi, 2007.
[2] Ibidem
[3] Ibidem

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