Uno studio della scuola di guerra economica francese[1]
mostra le strategie di influenza e accerchiamento cognitivo poste in atto, sin
dagli anni 60 del secolo scorso[2],
dalle lobby dello zucchero per contrastare gli studi scientifici che avvertono
degli effetti dannosi di un uso eccessivo della dolce polvere bianca[3].
La tattica, in sintesi, consta dei seguenti passaggi:
- Attività di lobbismo per fermare una legislazione sfavorevole (ogni anno, solo in Europa, le lobby dello zucchero spendono 21,3 milioni di euro[4]
- Inserire propri esperti in diversi comitati scientifici a livello internazionale per bloccare progetti tesi a ridurre lo zucchero, il grasso o il sale nel cibo industriale[5].
- Creare siti che diffondano nel pubblico informazioni positive sullo zucchero, informazioni che vengono fatte girare anche sui principali social network.
- Organizzare convegni scientifici e offrire premi a ricercatori del settore e opinion leader al fine di indurli a non rivolgere al pubblico una comunicazione troppo catastrofiche.
- Creare e finanziare gare di dolci, premiando le migliori pasticcerie.
Foto di Suzy Hazelwood
Nessun commento:
Posta un commento